BIO ARTISTE LILITH FESTIVAL 2016

 

Giovedì 9 giugno, Piazza De Ferrari (Genova), h.21

 

REBIS

rebisI REBIS sono la cantante, arabista e francesista Alessandra Ravizza e il chitarrista Andrea Megliola. Il termine rebis è una parola di derivazione latina (res bina) la cui radice è emblema dell’equilibrio e dell’unione degli opposti e ben descrive il percorso del duo genovese, le cui canzoni sono un fertile terreno d’incontro tra le diverse tradizioni musicali del Mare nostrum e tra alcuni dei suoi idiomi. Le lingue s’intrecciano in un alternarsi d’italiano, arabo e francese, per una musica alla ricerca di possibili “ponti emotivi” tra i popoli del Mediterraneo. A maggio 2016 hanno inaugurato con la loro musica il festival d’arte femminista di Tunisi: Chouftouhonna. Nella primavera 2015 hanno ricevuto il Premio Lineatrad “per aver saputo rinnovare la tradizione cantautorale genovese, uscendo dagli schemi classici per una proposta di solare bellezza mediterranea”. Nell’autunno 2013 sono stati selezionati dal M.e.i. (Meeting delle Etichette Indipendenti) per rappresentare la musica italiana in Cina, riscuotendo vasti consensi tra il pubblico del “Festival Italiano” di Suzhou. Nel 2011 hanno curato per la casa editrice milanese “A Oriente!” la colonna sonora della favola bilingue arabo-italiano “La goccia d’olio” cantata in quattro lingue (italiano, arabo, greco e turco). “Naufragati nel deserto” (il loro primo disco pubblicato nel 2013 da Gutenberg Music by Caligola e prodotto da Nives Agostinis e Bruno Cimenti per Primigenia Produzioni) ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte della critica ed è infatti giunto alla 30ma posizione della classifica nazionale INDIE MUSIC LIKE mentre il loro videoclip “Naufragata nel deserto” si è classificato al 26° posto della classifica nazionale di Muzikult. Accompagnati da Roberto Izzo, Edmondo Romano, Matteo Mammoliti e Lucas Bellotti hanno inoltre partecipato a diversi festival, premi e rassegne nazionali tra i quali: Movimentazioni, Mediterrarte Festival, Musicultura, Suq Festival Genova, Il Canto della Terra Festival, Equa 2013, Common Stories of Europe, Sanremo Off, InChiostri d’Autore, The Acoustic Guitar Project, Lounge Voltaire. I Rebis stanno attualmente lavorando al loro nuovo disco “Qui” che racconta un legame con la terra che permette di guardare al mondo con occhi più autentici e consapevoli. “Qui” è il canto di un risveglio, è un’intenzione che desidera sovvertire nel profondo le dinamiche di sfruttamento e di oppressione subite e attuate dall’uomo contemporaneo. La geografia umana di “Qui” vanta la collaborazione del fiatista e compositore Edmondo Romano (Lina Sastri, Tony Esposito, Ingrid Chavez, New Trolls), del violoncellista siriano Salah Namek (Marcel Khalifa, Majida El Roumi, Sabah Fakhri, Syrian National Symphony Orchestra, Syrian National Oriental Orchestra), del percussionista mediorientale Matteo Rebora (Massimiliano Rolff, Orchestra Bailam, Gabriele Mirabassi) e del bassista Kai Kundrat (Alberto Salgado, Banda di Piazza Caricamento, Antonella Ruggero, Celia Mara).

 

SAMUELA SCHILIRÒ

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Cantante chitarrista compositrice autrice. Goriziana trapiantata a Milano e di recente a Catania. A undici anni si iscrive all’Istituto di Musica di Gorizia, in cui studia chitarra classica, teoria musicale e canto corale. Dopo tre anni abbandona per cercare da sé le emozioni sulla sua sei corde. Da lì, le sue prime band, con cui si esibisce in veste di cantante e chitarrista e le sue prime composizioni che iniziano a distanziarsi dal territorio classico per sfociare poi nel suo recente rock d’autore. Il 2010 la vede tra le quattro finaliste del Premio Janis Joplin, il 2011 come guest in diversi festival, tra cui il Lilith Festival, il Live on the Rock e il Nuvolari Libera Tribù e protagonista di un mini tour nei club per presentare in anteprima il suo lavoro, accompagnata sul palco dalla sua band. Nello stesso anno un suo brano, “Reality”, viene inserito nella raccolta “Female do it better” edita da Dcave/M.E.I. Demo Rai Radio 1 le dedica una puntata, trasmettendo in anteprima alcuni brani presenti nel suo primo disco e continuando a programmare in rotazione “Reality”. Il 3 aprile 2012 esce per Viceversa Records/Dcave/Emi “Non sono”, il primo disco di Samuela Schilirò. La sua cover “Domani è un altro giorno” viene giudicata tra i dieci rifacimenti migliori in Italia, da Life Gate Radio, che supporta il brano trasmettendolo. Il videoclip de “Nel mio giardino”, secondo singolo estratto dall’album, entra nei finalisti del P.I.V.I. 2012. “Non sono” riscuote numerosi successi sia tra la critica che tra il pubblico e tutto il 2012 e parte del 2013 vedono Samuela impegnata in un’intensa attività promozionale e live. Il suo tour attraversa i club, le piazze e i festival di tutta la penisola. Nel 2014 intraprende il “Non Sono SOLA Tour” in cui Samuela porta in giro per l’Italia il proprio repertorio in chiave acustica, esibendosi da sola, accompagnata sul palco dalla sua fida chitarra e dal suo pedale stomp. A causa di problemi personali, Samuela si vede costretta ad assentarsi dalle scene per quasi tre anni, periodo in cui comunque continua la sua attività di ricerca, studio e scrittura musicale. Nel 2013 Samuela incontra Nica Midulla Le Pira, fondatrice della Waterbirds e madre del compianto Francesco Virlinzi, scopritore e produttore di molti artisti italiani, fra i quali Carmen Consoli, Mario Venuti e Flor de Mal. Nica, innamoratasi del lavoro e del personaggio di Samuela, decide di produrre il suo nuovo album “C’è sempre un motivo”, che vede la produzione artistica della stessa cantautrice e la collaborazione di nomi di rilievo della discografia italiana: il maestro Denis Marino (Carmen Consoli, Nada, Luca Madonia e Toni Carbone dei Denovo, Gabriella Grasso, Malmaritate) in qualità di co-arrangiatore del disco, assieme a Samuela; Riccardo Parravicini (Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Marlene Kuntz) per il missaggio e Giovanni Versari (Muse, Irene Grandi, Fabi Silvestri Gazzè, Il Teatro degli Orrori) per il mastering. Considerevoli anche i musicisti che hanno partecipato, insieme a Samuela, alla realizzazione del disco in studio: Burhanuddin Herrmann, Michele Musarra, Giando Militello, Giusi JP Passalacqua, Toni Carbone, Peppe Civiletti, Gabriella Grasso, oltre al già citato Denis Marino. Il risultato di questa assenza è “C’è sempre un motivo”, in uscita il 25 marzo 2016 per Waterbirds/Believe Digital e anticipato dal singolo “Niente che non sia tutto”, in rotazione dal 15 gennaio 2016.

 

LE CANZONI DA MARCIAPIEDE

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“Le Canzoni da Marciapiede” sono un duo di teatro-canzone formato dalla cantante Valentina Pira e dal pianista Andrea Belmonte.

Ispirati tanto alla canzone d’autore quanto alla musica francese e tedesca anni ’20/’50, sono interpreti di un linguaggio espressivo che, per quanto principalmente musicale, porta con sè la forza comunicativa e scenica tipica del teatro.

In Teatro, nei live club e nei principali festival d’Arte di strada internazionali, portano in scena spettacoli dall’estetica retrò nei quali uniscono alle canzoni originali omaggi a Piaf, Dietrich, Brecht, ma anche alla canzone da rivista italiana di Milly Mignone e a Natalino Otto.

Hanno pubblicato due dischi: “Al pranzo di nozze”, uscito nel dicembre 2011 e “Un Circo Di Paese” uscito nel maggio 2015, vincitore del premio “Giovanna Daffini” e candidato alla targa Tenco con il brano “Nove metri”.

 

ELISA MONTALDO

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Tastierista compositrice cantante polistrumentista, fondatrice del progetto Il Tempio delle Clessidre, importante band della scena progressive rock italiana. Fa parte anche di VLY, progetto internazionale UK/USA di matrice postrock/prog, ma sono tante le collaborazioni discografiche e live che si avvalgono del suo duttile talento musicale. Per citare solo l’ultima, ha accompagnato i cantautori Max Manfredi e Federico Sirianni nel “Nogenovatour”. Nel 2015 ha autoprodotto il suo disco interamente solista “Fistful of Planets Part I”: otto brevi composizioni, nate e registrate nella solitudine di alcune stanze d’albergo, cui hanno aggiunto il loro tocco in fase di missaggio il co-produttore e chitarrista Giacomo Castellano e il polistrumentista Mattias Olsson. Il risultato è un lavoro suggestivo, intriso di atmosfere etno-folk, che invita ad entrare nel mondo di Elisa, gentile, affascinante ma anche sottilmente inquieto.

 

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Sabato 11 giugno, Piazza De Ferrari (Genova), h.21

 

RITA LILITH OBERTI & THE SINNERSAINTS

Rita Lilith Oberti

La nascita musicale di LILITH è datata 1981 con l’esordio su un palco con i Not Moving (una delle bands più rappresentative del rock’n’roll italiano degli 80’s) con cui vive 8 anni di intensa attività concertistica e discografica. All’attivo due 45/EP due Mini LP e due LP oltre ad una lunga serie di ristampe che negli ultimi anni hanno riportato alla luce il materiale originario e centinaia di concerti in Italia e mezza Europa supportando anche bands come Clash, Johnny Thunders, Celibate Rifles oltre a passaggi radiofonici e televisivi alla RAI e alla BBC. Nel 1988 la scissione dai Not Moving avvia la carriera solista con il miniLP “Hello I love me” che segna il passaggio dalle furiose atmosfere elettriche a suoni più acustici e blues. Seguiranno due album “Lady sings love songs” del 1992 e “Stracci” del 1997, diverse altre incisioni e concerti con Elliott Murphy, Tav Falco, Afterhours, oltre a concerti in ogni provincia italiana e in parecchie nazioni europee Not Moving Reunion. Dopo una lunga pausa, nel 2005 torna sui palchi per una breve reunion dei Not Moving per presentare l’album live con registrazioni degli anni ’80 e un DVD “Live in the 80‘s”. Il tour di dieci date si chiude a Milano a fianco di Iggy and the Stooges e Damned. Lilith and the Sinnersaints “The Black Lady and the Sinnersaints” (2008) è il primo album del nuovo progetto Lilith and the Sinnersaints che vedrà anche la pubblicazione di altri due lavori come “A kind of blues” (2012) e “Revoluce” (2015) e dell’ep “Stereo Blues vol.1: punk collection” (2013), tributo personale alla tradizione punk. Nella primavera 2010 Lilith ha partecipato allo spettacolo “Transformed” a Carpi (MO) a fianco di Julie’s Haircut, Angela Baraldi, Violante Placido e altri. La band partecipa alla colonna sonora della serie TV “Nero”, vincendo il Rome Web Awards per la migliore canzone Lilith ha partecipato all’album di Cesare Basile “Tu prenditi l’amore che vuoi” cantando in due brani e accompagnandolo al Mei e al Premio Tenco 2015. All’inizio del 2016 partecipa cantando un brano al nuovo album di Michele Gazich “La via del sale” e al video promozionale oltre a collaborare al progetto “Disco pubblico” di Marco Parente. Per questa data sarà accompagnata dai Sinnersaint in versione Revisited, nelle persone di Tony Face-Batteria Piccola (Not Moving-Lilith_ Link Quartet), Massimo Vercesi – Chitarra (Screamshankers- Lilith), Luca”Talia” Accardi- Fisarmonica, wurlizer (Ritmo Tribale-NoGuru).

 

RUMORE ROSA

rumore rosa

Dopo due dischi con Best Sound/Sony (Solo un Errore e Piccoli Disturbi Mentali), dopo innumerevoli live nella squadra Barley Arts (con la partecipazione come supporter ai concerti di Ligabue, Nickelback, all’Heineken Jammin Festival, al Flippaut, ecc.) e dopo un videoclip che ha visto alla regia J-Ax, per il terzo lavoro i Rumore Rosa scelgono la produzione indipendente, con la cura della composizione e della produzione artistica insieme ad Andrea Pettinelli, musicista de Lo ZOO di Berlino e produttore della Label Consorzio ZdB (già attivo con gli AREA, IG – Ivana Gatti e Gianni Maroccolo, Amaury Cambuzat/Ulan Bator, ecc).

A Novembre 2015 è uscito UOAAOO il loro nuovo album (Zdb / Goodfellas).

La musica come cura del malessere quotidiano, come via d’uscita dal senso di inadeguatezza. UOAAOO è un grido liberatorio, un racconto lungo dieci brani, di chi non accetta di piegarsi alla finzione sociale e sceglie di abbracciare la propria essenza più profonda. Per essere un alieno fino in fondo, consapevole e orgoglioso della propria diversità. I Rumore Rosa hanno già sfornato 4 videoclip del nuovo album (ideati e girati da soli). Potete trovarli sul loro sito internet www.rumorerosa.com o sui loro canali social.

 

ILENIA VOLPE

ILENIA VOLPE Mondo al Contrario Roma 18 Febbraio 2016

ILENIA VOLPE
Mondo al Contrario
Roma 18 Febbraio 2016

L’orizzonte entro il quale si muove Ilenia Volpe è fatto di musica e parole: in mezzo – tra cielo e terra – il palco. Dai club capitolini Classico Village, Circolo Degli Artisti, Piper, Init, Lian Club, alle aperture ad importanti artisti (Cristina Donà, Capovilla, Nada, Beatrice Antolini, EX C.S.I.), la musica porta Ilenia fin negli Stati Uniti per una tournée nel 2011 e le fa ottenere diversi riconoscimenti quali il Premio Augusto Daolio per la Miglior Musica e il Premio Super Sound Giuria di qualità del MEI. Le parole trovano vita in poesie (Festival Versi di Luce – Premio Poesia e Musica), racconti (uno dei quali pubblicato all’interno del libro “Milanabad” di Michele Monina) e testi che pur nascendo dall’esperienza personale, si rivolgono all’ ”altro” (da sé). Musica e parole, insieme, si traducono in dischi: nel 2008 lo split con le Mia Wallace; un anno dopo “In centro all’orgoglio” duetto con Moltheni; segue nel 2011 la rivisitazione di “Fiction” de Il Santo Niente, pubblicata nella raccolta “Generazioni”; ancora la collaborazione con i M.U.G, l’incontro con Operaia Criminale nel 2012 per “Guanti e argento”. Nel 2012 arriva il primo full lenght album “Radical Chic Un Cazzo” (Disco Dada), prodotto da Giorgio Canali, il cui singolo “La mia professoressa di italiano” supera le 40mila visualizzazioni su YouTube. Un fulminante esordio quello di Ilenia: uno di quei dischi che ti sputano in faccia 11 brani in 33 minuti, volutamente ruvido, quasi grezzo, urlato in stile punk – rock con pochi momenti di quiete. “Mondo Al Contrario”, secondo disco di Ilenia Volpe, registrato, mixato e masterizzato da Gianluca Vaccaro (già al fianco di Consoli, Gazzè, Mannoia, The Niro) ai Terminal 2 di Roma all’inizio del 2015, è un concept album la cui copertina porta la firma di Paul Whitehead – artista inglese noto per aver disegnato alcune cover dei dischi dei Genesis – che si allontana non poco dalla realtà che fino ad oggi la cantautrice romana ha esplorato.

Testi che riflettono la maturità di una donna che scava nel proprio passato, trovando le parole nei ricordi della guerra raccontata da una nonna, nel mondo salvato dai ragazzini, negli specchi che riflettono menzogne e nascondono le verità scomode di chi soffre di disturbi psichici, nel silenzio assordante della marcia di un esercito di formiche. Un mondo tradotto in suoni meno ruvidi all’apparenza, compatti, pronti a trasformarsi in cori sgangherati di soldati buffoni o in aperture strumentali che rendono omaggio ad un certo stile post-rock. Qui, dove non contano gli eroi, la Rivoluzione nasce dalla quotidianità, dall’allontanamento del gesto eclatante in favore della semplicità. Riflessioni a voce alta sulla condizione dell’essere umano, ironiche e puntuali, accompagnate da strutture musicali meno convenzionali che in passato, a volte trasparenti come un cielo al mattino d’estate, a volte colorate e gaudenti come il sorriso di un bimbo davanti al tendone di un circo. Pensieri di donna, incastonati tra note. Ed anche l’esatto contrario.

 

MARTINA VINCI

martina vinci

Martina nasce a Genova il 4 giugno del 1993. Comincia i suoi studi musicali nel 2008. Segue lezioni di canto moderno fino all’anno 2012 con l’insegnante Daniela Masella. Da settembre 2012 inizia a prendere lezioni di pianoforte dalla pianista jazz Tina Omerzo. Dal 2014 è insegnante Aigam (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale).

Inizia il suo percorso artistico come solista, registrando i suoi primi inediti con la collaborazione del chitarrista Andrea Maddalone, che ne cura gli arrangiamenti. Nel 2011 vince l’Anno Domini Multifestival Award con il brano “AssolutaMente”. All’inizio del 2012 entra a far parte dei Blue Beat, gruppo di Genova composto fino ad allora da Stefano Cassano, Matteo Murgia e Tullio Traverso. Con “Spettatrice in prima fila” i Blue Beat si classificano secondi al concorso ‘Gardautori 2012’ e sono premiati da Mogol con una borsa di studio per il CET. A partire da settembre 2013 Martina ha così l’opportunità di partecipare al corso per autori presso il Centro Europeo di Toscolano, tenuto da Giulio Rapetti Mogol, Giuseppe Anastasi, Maurizio Bernacchia e Alfredo Rapetti Mogol (Cheope). Tra il 2011 e il 2013 partecipa a tre stage (“Lo strumento dell’anima”) organizzati da Bungaro. Inoltre durante il 2013 collabora con il chitarrista genovese Pietro Uliana per le registrazioni e gli arrangiamenti di alcuni brani inediti. Dal 2013 i Blue Beat in varie formazioni partecipano attivamente agli eventi della rivista genovese di poesia “Fischi di Carta”, curandone l’aspetto musicale. Nel 2014 è tra i cantautori scelti per partecipare a ‘Genova per voi’ (diretto da Alloisio, Zanetti, Buja) con il brano ‘Alberi di nuvole’. Dall’estate del 2015 collabora con ‘uNa tale band’ (Fausto Ciapica e Pietro Pesce) alla realizzazione dell’EP ‘Berlino’. É tra gli autori della sigla di ‘Colorado’ dell’edizione andata in onda tra ottobre e dicembre 2015. A novembre del 2015 vince il Premio Max Parodi. É tra i fondatori di U.G.A. (Unione Giovani Artisti), collettivo genovese di musicisti, illustratori, grafici, scrittori, videomaker

 

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Domenica 12 giugno, Piazza De Ferrari (Genova), h.21

 

NADA & A Toys Orchestra

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Interprete, cantautrice, ma anche attrice e scrittrice. Sterminato il curriculum musicale di Nada Malanima, da tutti semplicemente conosciuta come “Nada”: dall’esordio sul palco di Sanremo che la vide giovanissima, nel 1969, presentare il successo mondiale “Ma che freddo fa”, i suoi lavori hanno sempre ricevuto riconoscimenti di pubblico e di critica. La svolta fondamentale da interprete ad autrice avviene nel 1999 con l’album “DOVE SEI SEI” (Polygram/Universal): interamente scritto da Nada sia per le musiche che per i testi, l’album – prodotto da Mauro Pagani – è trainato dalla canzone “Guardami negli occhi” che partecipa al festival di Sanremo di quell’anno. Partono da lì tutta una serie di collaborazioni con artisti italiani e internazionali nei dischi successivi, tra cui citiamo “TUTTO L’AMORE CHE MI MANCA”, del 2003, prodotto da John Parish per la “On the road”, disco pluripremiato come migliore album dell’anno e per i migliori testi e musiche, cui collabora anche Cesare Basile, un musicista “scomodo” che a sua volta aveva chiamato Nada a cantare la canzone “Senza sonno” nel suo album; “LUNA IN PIENA” (RadioFandango/Edel) del 2007, la cui title track è presentata al Festival di Sanremo 2007 e il relativo video vince il premio PIVI e FUTURE Film come miglior video dell’anno; “VAMP” del 2010 e infine l’ottimo “OCCUPO POCO SPAZIO”, uscito nel marzo 2014, coprodotto con Enrico Gabrielli e portato in giro, in un fortunato tour che ha toccato anche il Lilith Festival di quell’anno, con la formazione dei Criminal Jokers.

“L’amore Devi Seguirlo” è il titolo del nuovo lavoro in studio di Nada uscito su Santeria/Audioglobe il 15 Gennaio 2016. Il disco parte tutto da una pre/produzione casalinga registrata su Garage Band di un portatile. Questa manciata di canzoni sono dunque vestite di stracci semplici ma montati come un patchwork che li rende piccole opere d’arte, di un artigianato che ha regole classiche ma che guarda al futuro, che è capace di far convivere la distrazione e l’impegno, di scovare la leggerezza nella profondità dell’essere. Frasette cantate all’orecchio o a squarciagola trasformate in una fisarmonica. O in un sintetizzatore. Andamenti di chitarra suonati con il pollice, voci registrate su musicassette a quattro piste. Una grande attenzione a non allontanarsi da quel mondo, capace grazie ad una nuda intimità di trasmettere sensazioni vere.

Il suono generale di questo disco ha quindi il compito di essere solo una sensazione, che accompagna in punta di piedi la protagonista assoluta che in questo caso è la voce unica di Nada, e che in questo modo riesce ad andare sempre oltre le parole. Ad accompagnarla anche dal vivo in questo viaggio, la band degli A Toys Orchestra, che dal loro esordio nel 1998 si sono guadagnati grande rispetto nella scena indierock con album come “Cuckoo Boohoo”, “Technicolor Dreams” o il più recente “Butterfly Effect”.

 

MARIANNE MIRAGE

Marianne Mirage

Marianne Mirage nasce a Cesena. Sin dall’età di 7 anni, e grazie soprattutto al padre pittore, si avvicina al mondo dell’arte scoprendo un’intensa passione per la musica: dal black al black soul, passando per le grandi voci del jazz internazionale come Billie Holiday e Sarah Vaughan, senza tralasciare la psichedelia e il grunge. Un amore per l’arte ad ampio raggio che la porta a cantare e suonare la chitarra sin da giovane e, convinta che l’arte sia conoscenza e che la conoscenza nasca dal viaggio, Marianne trascorre la sua adolescenza on the road tra Londra, Parigi, Berlino e la Turchia, mentre studia letteratura, fotografia, musica e recitazione.

Nel 2012 consegue il diploma di recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, dando così inizio ad una serie di impegni che la vedono ricoprire il ruolo di attrice. Nel 2014 Marianne Mirage pubblica il suo primo singolo, “Come Quando Fuori Piove” con Sugar, l’etichetta discografica di Caterina Caselli, e attira subito su di se l’attenzione dei media, tra cui Rolling Stone, che nello stesso anno l’ha voluta come performer per la festa della rivista all’Alcatraz di Milano. Successivamente si esibisce in occasione di aperture di artisti nazionali e internazionali tra cui Kiesza, Patty Pravo, Tiromancino, Raphael Gualazzi etc. Nel 2015 Microsoft la sceglie come artista per presentare il nuovo prodotto Surface, un’applicazione innovativa in cui Marianne suona la chitarra da un dispositivo tecnologico. Un’idea innovativa che colpisce le testate giornalistiche, tanto da volerla come performer alla festa di natale di Vanity Fair 2015. Anche il nuovo anno è iniziato con una serie di impegni per la giovane artista e a febbraio la vedremo su DeejayTV nel ruolo di attrice nella trasmissione “TADA’” con Filippo Timi, affiancata da artisti come Elio E Le Storie Tese, Marco Mengoni, Malika Ayane ed altri ancora.

Il 2016 è un anno importante per Marianne Mirage: il 25 marzo esce “Quelli Come Me”, il disco di debutto su etichetta Sugar. Prodotto da Max Elli e Jack Jaselli, registrato all’Auditoria Records di Como e mixato da Enrico La Falce, “Quelli Come Me” rappresenta l’esordio sulla lunga distanza di Marianne, un grande lavoro di creatività che l’artista dedica a tutti quelli che vedono e vivono la vita come lei. “Questo disco sono io”, dichiara infatti Marianne, “è una fotografia della mia essenza, delle mie idee e delle mie speranze”. In parte autobiografico, “Quelli Come Me” è un inno alle battaglie quotidiane, alle storie di vita e alla lotta per un’idea, una sopraffazione, per l’amore. “Ho imparato che se non lotti non ottieni nulla, e questo ha forgiato il mio carattere e i miei intenti artistici”. Partendo da una chitarra classica le parole sono uscite spontanee come un flusso, a cui si sono aggiunte una batteria soul e un basso dai suoni groove. “È un disco sensuale, semplice e fatto con amore”, Marianne Mirage.

 

SARA VELARDO

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Sara Velardo è una cantautrice e chitarrista calabrese che da anni vive in Lombardia.

Ha pubblicato due album: “Migrazioni” (2011-autoprodotto) e “Polvere e Gas” (Ep 2014- Tde ProductionZ) seguiti da un’ intensa attività live, ha aperto i concerti di Paola Turci, Cristina Donà, 99 posse, Dolcenera, Wallis Bird, Perturbazione, Tricarico, Ginevra di Marco, Kutso, Erica Mou. Nel 2013 ha vinto il premio “Musica contro le mafie” con la canzone “‘Ndrangheta”, un’ autoproduzione audio/video che ha causato polemiche nazionali e che l’hanno portata sulle pagine di giornali nazionali (Venerdì di Repubblica, Donna Moderna, Tustyle) e sulla Tv (Uno mattina Estate su Rai Uno). “3” è il terzo cd di Sara Velardo, dopo due album prevalmente acustici arriva il primo album in elettrico con Andrea Viti (Karma, Afterhours) al basso, Fabio Zago (Il Rebus) alla batteria e Daniele Molteni (Il Rebus) alle chitarre “liquide”. Il disco è stato finanziato tramite la piattaforma di crowdfunding Ulule, prodotto da Sara, registrato all’ Ncore studio da Matteo Tovaglieri e masterizzato da Paolo Iafelice all’ Adesiva Discografica. Nove tracce in cui si parla ancora di tematiche sociali come l’immigrazione, la violenza sulle donne, la libertà di stampa, la chiesa ma anche di amore, passione e assenze. Nel disco è presente una cover dei Beatles: “Tomorrow never knows”.

 

CLAUDIA PASTORINO

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Claudia Pastorino è una cantautrice genovese in attività dal 1990. Alla professione di cantante affianca dal 2000 quella di insegnante di canto. Ha fondato a Genova la scuola italiana di cantoterapia. Ha pubblicato otto CD e alcuni libri tra cui IL CANTO E LA VITA e CURARSI CON LA VOCE. Nel 2015 è uscito il disco “Claudia” che festeggia i 25 anni di attività della cantautrice.

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Lunedì 18 luglio, Piazzale delle Feste, Area Porto Antico (Genova), h. 21.30 –XL Extra Lilith

 

SUZANNE VEGA

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Il Lilith Festival 2016 si fa Extra Large con una data extra il 18 luglio al Porto Antico di Genova per il concerto della cantautrice californiana Suzanne Vega. Con un nuovo album in uscita, torna in Italia l’antistar del rock che con le sue ballate intimiste ha aperto la strada a una nuova generazione di cantautrici. “Talks About Love”, questo il nome del nuovo album in di Suzanne Vega basato sulla vita della poetessa Carson McCullers che verrà portato in tour in estate, insieme ai più grandi successi della cantautrice statunitense.

L’artista californiana debutta nel 1985 con l’omonimo album subito ben accolto dalla critica. Nel 1987 esce Solitude Standing che raggiunge la N.2 della UK Album Chart, e che contiene il famosissimo singolo Luka. Cambio di stile nel 1990 con “Days Of Open Hand”, un disco più maturo, sperimentale e profondo. Due anni dopo è la volta di “99.9F°”, una miscela eclettica di folk, dance ed industrial. Nel 1996 esce “Nine Objects Of Desire”. “Songs In Red And Grey” (2001) parla del suo divorzio dal marito e produttore discografico Mitchell Froom, nel 2003 esce “Retrospective, The Best Of Suzanne Vega” e nel 2006 “Beauty&Crime” con il quale ha vinto un Grammy come “best engineered album, non classical”.

 

JESS

Jess

Jess

Nel 2010 incomincia a scrivere canzoni accompagnandosi con la chitarra. In breve tempo ha avuto luce il suo primo singolo ‘And you know’, che venne scelto come una delle Soundtrack della fiction ‘Non smettere di sognare’, per cui scrisse anche ‘The gift’.

Dopo anni di live, dopo anni in cui ha portato in giro la sua musica, dopo anni di confronti, amicizie, supporti e splendide condivisioni decide di realizzare il suo primo progetto ‘Click Off’ anticipandolo con l’Ep ‘TECLA’.

L’EP è in download gratuito sul suo sito, insieme al video del singolo “Tuesday”, primo estratto.

Produzione esecutiva e artistica di Gianluca Polizzi per Fabbrica Musicale Records con il supporto di Sandro Ferrini, il master di Gianluca Vaccaro e l’aiuto di tanti amici che nel tempo si sono appassionati. Grazie anche alla campagna di crowdfunding promossa per l’album, ‘Click Off è uscito a Novembre 2015.

 

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