Venerdì 7 giugno

Cristina Donà

All’inizio ci furono gli studi accademici e una passione ardente per la musica e l’arte: oggi basta chiedere di lei, della sua voce e delle sue canzoni, per sentirsi rispondere che Cristina Donà ha lavorato intensamente e con pazienza per dar vita ad un lungo e felice percorso artistico di cantautrice, che la distingue nel panorama musicale contemporaneo.

Grazie alle sue prime performance sospinte da una voce unica, nei primi anni novanta viene notata da Manuel Agnelli degli Afterhours: nasce la collaborazione che porta all’album di debutto, “Tregua” (1997), prodotto magistralmente dallo stesso Agnelli. Cristina vede arrivare i primi riconoscimenti: il pubblico, che la accoglie come una novità,  la comunità musicale, che le riconosce un esordio sorprendente, la critica, che le assegna la Targa Tenco per il miglior album di debutto.

Al concerto che la vede vincitrice del festival “Max Generation” conosce Robert Wyatt, che a distanza di poco vota “Tregua” tra i suoi cinque album preferiti per l’influente mensile britannico “Mojo”. Cristina sta scrivendo il materiale che andrà a comporre l’album “Nido” (1999); ci sono collaborazioni importanti (Mauro Pagani, Morgan, Marco Parente e ancora la produzione di Manuel Agnelli) suggellate dal “grande uomo magico” Robert Wyatt che interviene in una delle canzoni più amate dal pubblico: “Goccia”.

A inizio millennio Cristina esce dal guscio e parte con una serie di spettacoli dal vivo che si chiudono con un debutto in libreria (Mondadori lancia “Appena sotto le nuvole” nell’autunno 2000). La Targa SIAE del Club Tenco (miglior artista emergente), chiude degnamente l’anno.

Nel 2001 arriva l’invito al Meltdown Festival, alla Royal Festival Hall di Londra: per la prima volta un artista italiano sale sul palco della manifestazione. Su questo palco Davey Ray Moor (allora membro dei Cousteau) la vede in azione e mentre Cristina è impegnata a rifinire nuove canzoni, nel gennaio 2002 suona all’ Eurosonic Festival di Groningen (Olanda) e decide che è tempo della sua prima produzione internazionale.

Davey Ray Moor é l’uomo giusto e un anno dopo arriva “Dove Sei Tu” (2003), registrato tra Italia ed Inghilterra, che entra in classifica anche grazie a tre singoli, di cui “Triathlon”, remixato da Max Casacci dei Subsonica, va in alta rotazione su MTV.

Dopo un nuovo intenso periodo in tour con la sua band, il settembre 2004 vede uscire anche in Italia l’eponimo “Cristina Donà” (2004), il primo album in inglese pubblicato in tutto il mondo da Rykodisc International. Billboard Europe scrive di un prodotto finalmente originale dall’Italia, il prestigioso Sunday Times, inserisce una canzone di Cristina Donà in un cd allegato al giornale accompagnata da una bellissima recensione. Mojo, il più autorevole mensile musicale internazionale scrive: “dimenticate tutti gli stereotipi del pop italiano e le sue dozzinali imitazioni operistiche. Donà è cantautrice, sottile e sensibile”.

L’uscita dell’album è seguita da numerose date in Europa (Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svezia, Belgio). A fine 2004 ritira il Premio Chatwin come artista nel mondo e la targa Siae.

Al ritorno in Italia ancora live! Cristina sperimenta sul palco i percorsi sonori che la condurranno al nuovo album: è una scelta che sfocia nello splendido tour teatrale “Il suono della Luce” nella primavera 2006. Da queste annate passate a provare strade nuove e ad esprimere la gioia di suonare dal vivo, nascono i presupposti dell’album che segnerà il transito al futuro (anche discografico, dopo il passaggio alla Capitol/EMI): “La quinta stagione”(2007).

Scritto tra il 2006 e l’inizio del 2007 “La quinta Stagione” è prodotto da Peter Walsh (già produttore di Scott Walker, Peter Gabriel, Simple Minds, the Church, etc) che sintetizza i diversi stili musicali della Donà. L’album ruota intorno al concetto di “preparazione all’eventualità di dover verificare la forza del tuo essere persona” e viene premiato come miglior album italiano del 2007 da Musica&Dischi, con un referendum tra oltre cento giornalisti.

Nel marzo 2008 esce “Piccola faccia”, un album che rappresenta la summa dei migliori brani di tutto il repertorio di Cristina, con l’aggiunta di due affascinanti cover (“I’m in you” di Peter Frampton e “Sign your name” di Terence Trent D’Arby), con l’intento di far conoscere ad un nuovo pubblico una veste acustica che la cantautrice milanese, da sempre, ama molto. La rilettura chitarra-voce viene impreziosita dalla presenza di Giuliano Sangiorgi (Negramaro) nel brano “Settembre”.

2009-2010: sono anni in cui Cristina intreccia la sua vita artistica con l’esperienza della maternità. È l’inizio della collaborazione con Saverio Lanza, chitarrista, pianista e compositore con il quale condivide, per la prima volta nella sua vita, la scrittura di tutti i brani. Cristina vuole seguire una nuova rotta e con l’aiuto di Lanza, che ne firma anche la produzione artistica, approda ad un album musicalmente ricco e sfaccettato come pure intenso e luminoso : “TORNO A CASA A PIEDI” (EMI music) – uscito il 25 gennaio 2011.

Di grande pregio la line up del concerto: Cristina Donà, voce e chitarre, è accompagnata sul palco da musicisti di grande pregio e fama nazionale:

•Saverio Lanza, chitarre – piano – cori, nonché produttore dell’ultimo album “Torno a casa a piedi”

•Piero Monterisi, batteria

•Emanuele Brignola, basso e contrabbasso

www.cristinadona.it

Sabrina Napoleone

Comincia giovanissima a scrivere e comporre canzoni, dapprima per altri, poi per se stessa. Nel 1995 fonda la band “Aut-Aut”, con cui autoproduce l’EP “Aria di Vetro”. È del 2000 l’ LP “Anacronismi”, disco che rappresenta già bene la tendenza, sempre più marcata nelle successive produzioni, a mescolare sperimentazione musicale e canzone d’autore. Dal 1999 affianca la sua attività musicale a quella teatrale, entrando a far parte della Compagnia Personae di Genova. Come solista, nell’agosto 2007 è finalista al concorso nazionale per cantautrici “Un Mare di Donne”. Da allora è seguita un’intensa attività live tra concerti di brani originali e lo show tributo a Patti Smith, “Night at Chelsea Hotel”. Sarà pubblicato quest’anno il suo ultimo lavoro, La Parte Migliore, con la produzione artistica di Giulio Gaietto, di cui è già uscito il singolo È primavera per Toast Records. Sabrina è fondatrice, insieme a Cristina Nicoletta e Valentina Amandolese, di Lilith Associazione Culturale e insieme a loro si occupa di organizzare eventi ed iniziative che promuovano la musica indipendente e d’autore, tra cui il “Lilith Festival della Musica d’Autrice”. www.sabrinanapoleone.it

Roberta Barabino

Suona le sue canzoni da quando aveva sedici anni. L’incontro e il lavoro con Bob Quadrelli (poeta, profeta e cantautore genovese, vincitore nel ’97 del premio Tenco) le donano fiducia nella sua fantasia e le aprono le porte dell’underground cittadino, costringendola a misurarsi con un vero pubblico. Inizia così a partecipare ad eventi e festival (finalista al concorso “Un mare di donne” 2008, vince nel 2009 il premio MET di Imperia per la miglior canzone originale); con i primi concerti inizia la collaborazione con i “Carne Putric”, una banda di ‘truci metallari’ che, nonostante l’antipodica sensibilità musicale, riesce a trovar con lei la via per un mutuo scambio artistico e la accompagnerà alla registrazione del primo disco, “Magot”. Lungo il percorso di “Magot”, tanti altri incontri: Raffaele Rebaudengo (Gnu Quartet), Raffaele Abbate (Orange Home Studio), Tristan Martinelli (Numero6, Deian e Lorsoglabro), Claudio Borghi (Giua), Antonio Marangolo. “Magot” si è aggiudicato il terzo posto al Premio Tenco edizione 2012, categoria “Opera Prima”. Nelle canzoni racconta del vissuto quotidiano dal suo intimo punto di vista e, mentre si evolve nella composizione, mantiene il suo stile personale, la sua semplicità. Ad accompagnarla dal vivo il polistrumentista Tristan Martinelli, e il violoncellista Jacopo Ristori.  www.robertabarabino.net

Giua

Cantautrice e pittrice. Avviata dal padre alla passione per la musica, inizia giovanissima la sua carriera di cantautrice. Riceve numerosi riconoscimenti (Premio Lunezia, Festival di Castrocaro, Premio Recanati, Mantova Musica Festival). Nel 2008 è finalista al Festival di Sanremo e pubblica il suo primo album GIUA per Sony-Bmg, prodotto da Beppe Quirici e Adele Di Palma.
Collabora con artisti importanti (Avion Travel, Armando Corsi – di cui è stata allieva -, Riccardo Tesi, Mario Arcari, per citarne alcuni) e si fa notare come raffinata interprete di De André, Bindi, Lauzi, Gaber, De Gregori.  Numerose le partecipazioni a festival nazionali e internazionali e le collaborazioni teatrali (Teatro della Tosse, Teatro della Corte) come autrice delle musiche e interprete in scena. Il 23 gennaio 2012 è uscito TrE, il suo ultimo progetto discografico (Egeamusic) in collaborazione con il chitarrista Armando Corsi. Numerosi gli ospiti del disco tra cui spiccano i nomi di Jaques Morelenbaum, Fausto Mesolella e Riccardo Tesi.
È in uscita il libro per bambini Girotondo di elefanti (Gallucci editore), una filastrocca di Pier Mario Giovannone che Giua ha musicato e arrangiato con la Banda Osiris. www.giua.it   www.giuaecorsi.it

Roberta Di Mario

Musicista, pianista e  cantautrice, Roberta Di Mario unisce la maestria pianistica alla canzone d’autore coniugando musica contemporanea ad atmosfere jazz, swing, pop in un sound originale ed elegante. Dice di amare scrivere e comporre “quando il sole non c’è più e la musica e le parole arrivano inaspettate”. “RDM Project” è un viaggio nella  Musica di Roberta Di Mario e nella sua versatilità, che comprende brani tratti dal suo ultimo  album “Tra il Tempo e la Distanza” e nuovi brani in anteprima, in attesa della pubblicazione del nuovo disco prodotto con il Maestro Pietro Cantarelli, produttore di Ivano Fossati. www.robertadimario.it

Sabato 8 giugno

Paola Turci

L’incontro tra Paola Turci e il grande pubblico avviene nel 1986, quando Paola esordisce al Festival di Sanremo con L’uomo di ieri. Paola torna poi al festival rivierasco per altre tre fortunate partecipazioni consecutive: nel 1987 con Primo tango vince il Premio della Critica, un riconoscimento importante che le sarà rinnovato nel 1988 con Sarò bellissima e nel 1989 con Bambini, canzone con la quale si aggiudica anche la vittoria nella sezione Nuove Proposte. A Sanremo tornerà ancora molte volte: la sua carriera conta ben nove partecipazioni al Festival. Al successo di critica di quegli anni si affianca un crescente apprezzamento del pubblico, sia nel live che nelle produzioni discografiche. Al primo RAGAZZA SOLA, RAGAZZA BLU (1988), prodotto da Mario Castelnuovo e Gaio Chiocchio, fanno seguito gli album PAOLA TURCI (1989), che contiene l’ormai classico Ti amerò lo stesso e RITORNO AL PRESENTE (1990) che include le tracce Ringrazio Dio e Frontiera, due canzoni tuttora amatissime dal pubblico. Nel 1991 arriva CANDIDO concept album ispirato al personaggio voltairriano, caratterizzato da una scrittura che acquista profondità senza rinunciare alla piacevolezza e alla semplicità. Nel 1993, contemporaneamente alla pubblicazione del celebratissimo RAGAZZE (BMG), – scritto insieme a Gaio Chiocchio – la vita di Paola subisce un duro contraccolpo in seguito a un grave incidente automobilistico che porta ad un’ulteriore evoluzione della sua carriera. Nel 1995 pubblica UNA SGOMMATA E VIA (BMG) che include il brano omonimo scritto da Vasco Rossi. Nel 1996 esce l’album VOLO COSI’ 1986-1996 (BMG) la prima raccolta ufficiale di Paola che include due brani inediti: “Volo Così, e “La felicità”. L’arrivo alla WEA coincide con un nuovo percorso più decisamente pop-rock, inaugurato da OLTRE LE NUVOLE (1997), raccolta di canzoni degli anni ’80 tradotte in italiano: Sai che è un attimo, Mi manchi tu (cover di Missing you di John Waite) e l’inedita Solo come me. L’album ha un grande successo e raggiunge il disco di platino, spianando la strada al disco di inediti, MI BASTA IL PARADISO (2000). Più che mai intenzionata a comporre canzoni e cantarle senza troppi fronzoli, Paola pubblica con l’etichetta indipendente NUN Entertainment QUESTA PARTE DI MONDO: brani nati da una ritrovata voglia di riflettere e di comunicare, suonati con pochi musicisti e un paio di presenze di prestigio (il Solis String Quartet e Massimo Giuntini dei Modena City Ramblers). Contemporaneamente all’uscita di QUESTA PARTE DI MONDO, inizia un’intensa attività live: un anno sui palchi durante il quale Paola riarrangia – di fatto riscrive – canzoni dell’intero repertorio che raccogliere in un nuovo album, STATO DI CALMA APPARENTE (On the Road Music Factory, 2004). Due inediti (Il gigante – dedicato ad Adriano Sofri – e La tua voce), una cover (Paloma negra) e dodici canzoni del passato per un progetto che “unisce diverse prospettive di una stessa anima”. Il disco è stato registrato in presa diretta con un piccolo pubblico in studio per conservare l’energia del live e da quelle registrazioni è stato tratto anche un dvd. Nel settembre 2005 la On the Road Music Factory pubblica il nuovo album di inediti TRA I FUOCHI IN MEZZO AL CIELO interamente scritto da Paola e da lei prodotto insieme a Carlo U. Rossi. È un album intimo, istintivo, un viaggio in zone emotive sinora rimaste inesplorate. In questa narrazione c’è tutta la forza della catarsi e il desiderio di affrontare argomenti sinora temuti: l’abbandono – inteso come spazio di libertà e autonomia ma anche come dolore del distacco (in L’inverno senza neve), la perdita, la morte (in Quasi settembre e Lasciami credere), la violenza (in Fiore di giardino e Troppo occidentale). Il disco contiene anche Rwanda, canzone vincitrice del premio “Amnesty Italia”, dedicata alla tragedia di quel popolo. Il 2006 e il 2007 sono anni di sperimentazione: oltre che con i tour legati all’uscita dell’album (un tour teatrale, raffinato e intimistico, e un tour estivo, solare e più elettrico), Paola si è misurata con esperienze nuove e diverse. È stata infatti la direttrice artistica di Venere elettrica – ed. 2006, festival perugino di respiro internazionale, dedicato al rock al femminile e aperto anche alle arti visive e al teatro. Ma soprattutto ha iniziato una collaborazione con Giorgio Rossi, uno dei coreografi e danzatori italiani più creativi, col quale ha firmato Cielo concerto per un corpo sonoro ed una voce danzante: un progetto coraggioso, concerto danzato costruito intorno a un gioco di rimandi e richiami tra la sua voce profonda e levigata e la danza aerea di Giorgio Rossi. Il percorso artistico di Paola è ricco di numerose collaborazioni: a quella con Cocciante – che nel 1987 aveva scritto per lei la struggente Quanto ho tenuto ai miei pensieri – si aggiungono quelle con Luca Carboni, che firma Io e Maria – inserita in RAGAZZE (1993), con Vasco Rossi, autore di Una sgommata e via – title-track nell’omonimo album. Alcune di queste collaborazioni sono frutto di relazioni più personali come l’amicizia con Carmen Consoli, dalla quale sono nate Sabbia bagnata e Saluto l’inverno inserite in MI BASTA IL PARADISO (2000). Altra amicizia decennale da cui sono sorte numerose occasioni di collaborazione è quella con Max Gazzè: con lui Paola duetta in Il debole fra i due singolo tratto dall’album Ognuno fa quello che gli pare (2002) dell’artista romano, mentre Max suona il basso in ben quattro tracce di TRA I FUOCHI IN MEZZO AL CIELO. Insieme hanno suonato in due tour: nel 2001 in trio con la Consoli e nel 2007 in trio con Marina Rei; in entrambi i tour i tre artisti erano sempre insieme sul palco, ognuno musicista dell’altro, scambiandosi ruoli e canzoni. Nel febbraio 2009 è uscito il primo romanzo di Paola, Con te accanto. Scritto a quattro mani con la giornalista Eugenia Romanelli e pubblicato dalla Rizzoli, il libro narra come dall’incontro fortuito tra due donne, sullo scenario doloroso di una stanza d’ospedale, nascano un’amicizia e un’intesa profonde, il prologo di una rinascita. Con l’uscita di ATTRAVERSAMI IL CUORE nell’ottobre 2009 Paola avvia un progetto ambizioso articolato in tre dischi, attraverso cui raccontare se stessa e la sua visione del mondo. Proprio per questo progetto è tornata ad avvalersi della collaborazione con altri autori, amici che le prestassero le loro parole per tratteggiare un affresco ad ampio respiro. Il primo album è interamente incentrato su un tema sino ad allora marginale nella sua scrittura dei testi: l’amore. Il secondo disco, GIORNI DI ROSE (27 aprile 2010), è dedicato all’universo femminile: altre donne autrici hanno scritto le tracce che lo compongono, ripercorrendo questo tema. L’ultima fase del progetto ritrae il “mondo che vorrei”; l’album si chiama LE STORIE DEGLI ALTRI uscito il 17 aprile 2012, raccontato con libertà di espressione e di pensiero, un libero sfogo che lascia spazio all’indignazione, ma anche all’amore verso il mondo e la vita … www.cosedimusica.it

Cristina Nicoletta

dal 2004 al 2007 è cantante e chitarrista del duo Cinnamomo, insieme a Francesca Traverso, con cui ha pubblicato nel 2006 l’ep omonimo. Del 2010 il suo lavoro solista “Daimones”, libro-ep che contiene sei tracce illustrate da collages e pitture realizzate da lei stessa. Nel 2004 ha vinto la prima edizione del Premio Un Mare di Donne. E’ stata finalista nel 2007 al Premio Joplin e nel 2010 al Premio/mostra della canzone d’autore Cantautori Si Nasce (Genova). Nel 2011 ha vinto il Premio della Critica al Liguria Selection Music Show. Uscirà nell’autunno 2013 il suo nuovo disco Mandibole, co-prodotto con il polistrumentista e arrangiatore Tristan Martinelli. Voce potente, liriche che indagano il lato oscuro dell’esistenza, nelle sue canzoni traspare però anche una certa surreale ironia. È socia fondatrice, insieme alle amiche cantautrici Sabrina Napoleone e Valentina Amandolese, di Lilith Associazione Culturale. www.myspace.com/cristinanicoletta

Sara Velardo

Sara Velardo è un’artista calabrese che vive in Lombardia. Chitarrista, cantante, bassista e cantautrice, dopo anni di esperienze in varie band, concerti in Italia e all’estero, ha pubblicato nel 2011 il suo primo disco da solista: “Migrazioni”, auto-prodotto. Dieci tracce che abbracciano vari generi musicali, blues, swing, bossanova, folk, rock, musica popolare calabrese. Dopo due anni di promozione indipendente, di concerti in duo acustico, in trio elettrico ed in solo “one girl band” con performance energiche, loop station ed effetti, sta per iniziare la produzione di un secondo disco. www.saravelardo.it

Kiana Luna

E’ nata e cresciuta all’ombra del monte Fuji  ma vive e lavora alle Hawaii. Fa musica dall’età  di nove anni. Kiana Luna ha sei cd all’attivo: 3 album piano e voce di Relaxation music – i cui proventi sono destinati in parte a favore di associazioni umanitarie – e 3 album pop, soft-rock ed ethnic, Vertigo (2006), A New Way (2007) e “Cycles, Cyclones, & Chameleon” del 2012, prodotto e registrato a Honolulu, con la collaborazione di Jake Shimabukuro, virtuoso dell’ukulele. Ha collaborato con i Gispy Kings e Jeff Petterson. Un suo brano originale è stato scelto per una compilation con Adele, Gianna Nannini, Phil Collins e Bon Iver. Artista poliedrica, porta con naturalezza il suo pop-folk coinvolgente nei festival di strada e sui palchi dei grandi eventi. Da 3 anni torna regolarmente in Italia per un tour estivo dove ha impressionato pubblico e critica.  Nel 2012  è stata ospite dei migliori festival con oltre 20 date e ha aperto alcuni concerti di Dolcenera. www.kianamusic.com

Domenica 9 giugno

Marina Rei

Figlia di genitori musicisti, madre violista e padre batterista, Marina Restuccia – in arte Marina Rei – ha sempre respirato musica di diverse ispirazioni, una musica che ha alimentato in lei contrasti e nutrito al tempo stesso la ricchezza della sua formazione.

Intorno ai 18 anni, alla ricerca di una identità artistica autonoma dalle influenze familiari, Marina ha formato un suo gruppo grazie al quale ha iniziato a mettere a fuoco l’obiettivo artistico da perseguire. Contemporaneamente ha registrato due dischi dance in inglese, con i quali ha riscosso un discreto successo in Giappone. Ma soprattutto è in quel periodo che ha iniziato a suonare nei locali, scoprendo la varietà di sensazioni che solo i concerti sanno suscitare ed è questa la forma espressiva che lei tutt’ora predilige.

Nel 1994, dopo anni di concerti dal vivo e di studio delle percussioni – grazie anche all’aiuto di Paolo Micioni, all’epoca suo manager – firma con una major, la Virgin, con la quale pubblica il suo primo singolo importante (“Sola”, aprile 1995) e partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con il pezzo “Al di la di questi anni”, col quale vince il Premio della Critica 1996. Nello stesso anno pubblica il suo primo album in italiano, “Marina Rei”.

Ai tempi del secondo album, “Donna” (1997), il meccanismo discografico si era già fatto impegnativo e logorante, sottraendole tempo ed energie alla scrittura di testi e musica, alla ricerca d’ un suono appropriato e che le rispondesse. Marina inizia a non condividere a pieno le scelte della casa discografica, tra queste – la piu’ sofferta – quella di una seconda partecipazione al Festival di Sanremo.

I primi segnali di questo forte desiderio di cambiamento e di questa necessità di maggiore serenità affiorano in “Anime Belle” (1998), soprattutto nel brano “Un inverno da baciare” – sua terza partecipazione sanremese -, per manifestarsi poi in tutta la loro complessità e pienezza nell’album “Inaspettatamente” (2000), il primo lavoro interamente scritto, parole e musica, dall’artista romana. In questo disco prevalgono suoni rock e testi crudi, ne fa parte la canzone “I miei complimenti”, forse la piu’ emblematica di questa sua fase artistica ed esistenziale.

Nel 2000, nella ricerca di un team di lavoro che le si confacesse maggiormente, è passata dalla Virgin alla BMG e ha iniziato la collaborazione con Daniele Sinigallia. Dalla forte intesa instaurata con lui è nato un album importante “L’incantevole Abitudine” (2002).

Nel 2005, pubblica con un’etichetta indipendente l’album “Colpisci”, nuovamente prodotto da Daniele Sinigallia; da questo disco è estratta “Fammi entrare”, canzone con la quale torna a Sanremo. Colpisci è un album ricco di suoni e colori, passione ed emozione che traspaiono dalle parole e esplodono nella musica. Dieci canzoni per le quali Marina si è avvalsa della collaborazione di alcuni artisti a lei affini, come Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Riccardo Sinigallia, Francesco di Bella dei 24 Grana, Filippo Gatti e Roberto Mariani. A Febbraio 2006 la canzone “And I Close my eyes”, tratta dal film “Fino a Farti Male” di Alessandro Colizzi, è stata tra le finaliste nella sezione Miglior Canzone Originale per il Nastro D’argento.

Nell’intensa attività concertistica degli anni seguenti, è di particolare interesse segnalare la partecipazione all’ International Book Fair di Guadalajara, nel dicembre 2008 in Messico, dove ha proposto un progetto di grande energia e forte impatto: un duo con Carmen Consoli, batteria, chitarra e due voci.

L’8 maggio 2009 è uscito “Musa”, album di inediti decisamente al femminile, interamente scritto e prodotto da Marina stessa, che descrive figure femminili forti, donne fuori dagli schemi, con un percorso preciso davanti a sè – nel lavoro, nella famiglia, nella società. Il disco valorizza le doti di musicista grintosa e appassionata e il sound complessivo dell’album è stato costruito proprio intorno a quello della sua batteria, a partire da esso. L’attività live che ne è seguita è stata in larga misura un approfondimento di questi temi. Ha interpretato canzoni simbolo della liberazione femminile, come Piece of my heart di Janis Joplin, inclusa nella raccolta di Italia Wave dedicata al quarantesimo anniversario di Woodstock.

Il 15 Maggio 2012 esce su ITunes il singolo “E mi parli di te” che precede l’uscita del suo nuovo disco “La conseguenza naturale dell’errore”. L’inedito è stato co-scritto e co-interpretato con Pierpaolo Capovilla, frontman del Teatro degli Orrori, ed è stato presentato per la prima volta sul palco del 1 Maggio oltre a Qui è dentro, canzone che pone l’attenzione su uno dei temi di maggiore discussione oggi in Italia: il sovraffollamento delle carceri.  www.marinarei.net

Valentina Amandolese

La carriera di Valentina ha inizio nel 1998 quando vince il concorso “Generation Globe” e prende parte al festival francese “Le printemps de Bourges”. Negli anni a seguire ottiene diversi consensi sia per quanto riguarda l’attività live che per i primi due ep autoprodotti. Nel 2011 vince il premio della critica alla finale regionale ligure di Italia Wave, al Supersound di Faenza e dà alle stampe “Nella stanza degli specchi”, il primo disco ufficiale di Valentina, registrato al The Cave Studio di Catania. Nel 2012 esce il singolo di “Osmosi”, il cui video è passato in anteprima per XL di Repubblica, arrivando al 29° posto. Vince la finale Liguria di Italia Wave e la menzione speciale per il testo di “Il clan dei destini” al concorso Inedi-TO del Salone del Libro di Torino. E’ attualmente impegnata nella scrittura del secondo album dopo aver debuttato al Teatro Stabile di Genova, componendo le musiche per lo spettacolo “Maria Elisabetta. Nate Regine” di e con Lisa Galantini e Alessia Giuliani. Con arpeggi e soundscapes elettrici, con la poesia della sua scrittura ci porta nella sua “stanza degli specchi”. www.valentinaamandolese.it

Neve Su Di Lei

Grande appassionata di accordature aperte, figlia adottiva della scena folk della west coast californiana (Joni Mitchell, Neil Young, Stephen Stills), Neve Su Di Lei – nome d’arte di Marcella Garuzzo – nasce a Genova nel 1979. A 11 anni inizia a studiare chitarra classica, ma dopo poco abbandona. Il rapporto con la chitarra rimarrà tormentato fino ai 24 anni. Negli anni ’90, sui banchi di scuola, nasce la passione per la scrittura. Scrive piccoli racconti. Guarda molti film. Legge Tom Robbins e Cormack Mc Carthy. Comincia a scrivere canzoni in inglese. Nel 1999 viene ammessa alla Scuola Holden di Alessandro Baricco a Torino, che frequenterà fino al 2001. Tornata a Genova si dedica allo studio della chitarra acustica con il chitarrista Enrico Pinna e del canto con la cantautrice e interprete Claudia Pastorino. Nel 2006 conosce Davide “Elleestmorte”, batterista con spiccato talento musicale e in seguito anche suonatore di piano e altri strumenti. In breve nasce un sodalizio umano e artistico. Cominciano a viaggiare, suonando un po’ ovunque lungo la penisola, nel tentativo di fare della musica un mestiere. Nel 2008, sfogliando una biografia su Toro Seduto, nasce l’idea di chiamare il proprio progetto “Neve Su Di Lei”, in omaggio alla coraggiosa moglie del capo sioux. Nel 2010, dopo più di 200 concerti in quasi tutta Italia, Neve Su Di Lei decide di concedersi una pausa. Nel 2011 Ruben, cantautore veronese con cui è in contatto da alcuni anni, le propone di produrle un disco. A febbraio 2012 iniziano le registrazioni di “Cerco la bellezza” a Verona. Il disco  esce nel gennaio 2013 e ha già ricevuto ottime recensioni. Intanto la cantautrice è tornata sul palco, accompagnata da una nuova musicista: Daniela Piras, flautista e corista. www.nevesudilei.it

Jess

Inizia la sua carriera musicale suonando come batterista in gruppi pop rock, prima di cover (con i Black Ball), poi in progetti inediti con i Candelai e con Stefano Godani. È batterista anche nelle band tutte al femminile Mad Dools e Le Beau. Dal 2010 suona con i So Cool, trio strumentale che si ispira alle musiche di Joe Satriani. Compone i primi pezzi all’età di 20 anni, comincia a cantare in solo dal 2010. Prosegue il suo progetto da solista chitarra e voce con Fabbrica Musicale Records, per cui cura anche la scrittura delle parti musicali di libri+cd per bambini. Il suo primo singolo “And You Know” viene scelto come solonna sonora della fiction Mediaset “Non smettere di sognare”, per cui Jess scrive anche “The Gift (I Fall in Love)”. Jess ha all’attivo circa 30 pezzi tra cui i 10 che faranno parte del primo album in uscita prossimamente. Il suo è un pop acustico scarno ed intenso, cantato in lingua inglese. Nella voce e nell’interpretazione di Jess si sentono i colori del soul e del rhythm’n’blues, della tanta musica “black” ascoltata e amata fin da piccola. www.jessofficial.com