E’ Lavinia Mancusi ad aggiudicarsi il primo posto al contest Zonta Premia la Canzone d’Autrice 2019

Lavinia Mancusi nasce a Roma il 29 maggio 1984.
Grazie agli stimoli familiari compie diversi viaggi all’estero, esperienza che le consente, sin dalla più tenera età, l’approccio a molteplici culture nella loro forma più autentica e popolare. Il suo lavoro si svolge nel campo musicale soprattutto di origine etnica e popolare, nutrito dalla passione e dalla curiosità per le ritmiche e le sonorità dell’umanità arcaica.
Inizia a sette anni lo studio del violino con il M° Massimo Pastorello presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma.
Agli stessi anni risalgono le prime esperienze in formazioni coristiche con il M° Amedeo Scutiero. Sempre agli anni dell’infanzia risale lo studio della danza classica prima e di quella contemporanea poi (tecnica Graham e Nuova Danza), percorso che approda nello studio e nella pratica del repertorio coreutica tradizionale del Centro e Sud Italia.
Nel corso degli anni approfondisce la tecnica violinistica con i Maestri Tiziana Mangione (primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Roma), Marco Fiorentini (Arts Academy), Carlo Cossu e Antonio Fraioli.
Al 2006 risale l’incontro con la musica tradizionale italiana a partire dall’incontro e dalla collaborazione in qualità di polistrumentista e danzatrice nella formazione I Tamburi del Vesuvio con il M° Nando Citarella, con il quale studia canto e tamburi a cornice italiani.
Studia con Lucilla Galeazzi (canto popolare) e Daniela Carletti (canto jazz e moderno).
Con il M° Gabriele Gagliarini approfondisce le ritmiche mediterranee e sud-americane.
Del 2013 è la sua opera prima Semilla, una coproduzione Mancusi/Gagliarini/Modugno.
Del 2018 è Semilla vol. II nel quale prosegue la ricerca, insieme a Gabriele Gagliarini, fra le sonorità popolari, con uno sguardo più attento alle culture del Sud America.
Sempre al 2013 risale l’inizio della sua collaborazione come voce solista e polistrumentista con l’ensamble di musica mediterranea Takadum Orchestra di Simone Pulvano e Gabriele Gagliarini.
Nel 2014 fonda, insieme alle organettiste Monica Neri e Rita Tumminia, il trio femminile Lamorivostri, progetto di folk d’autore. Con il brano Lamorivostri (M. Neri) si classificano fra i 9 finalisti del Premio Parodi 2016. Nel 2018 con il brano Teresa di mare è inserito nella compilation Yayla- Musiche Ospitali (Appaloosa Records & Centro Astalli))
Nel 2015 inizia la sua collaborazione con il cantautore Alessandro Mannarino come cantante e polistrumentista per i suoi tour Corde 2015 (2015), Apriti Cielo Tour (2017) e L’Impero Crollerà (2018).
Nel 2016 inizia la collaborazione con Marco Abbondanza, direttore artistico del Festival Sete Sòis e Sete Luas in Portogallo, nell’ ambito del progetto Rhytmes des Sete Luas.
Insieme al violinista Olen Cesari gira il mondo con il progetto ICO – International Clandestine Orkestra.
Dal 2012 al 2017 è stata voce solista e polistrumentista della Med Free Orchestra (ICompany), con la quale ha partecipato a due edizioni (2015 e 2016) del Primo Maggio di Roma in Piazza San Giovanni, collaborando con personaggi del calibro di: Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Fausto Mesolella, Ennio Fantastichini, Erri De Luca, Francesco Baccini, La Rappresentante di Lista, Ilaria Graziano e Francesco Forni, Las Madalenas, Matteo Gabbianelli, Roy Paci e molti altri.
Da anni sostiene attivamente con attività concertistica Emergency e l’associazione Mango Onlus.
Fra le collaborazioni più importanti ci sono Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Muro del Canto e William Kentridge.
Nel 2019 inizia la collaborazione con il sassofonista Daniele Sepe.
Nel 2019 è fra i quattro vincitori della XXX edizione di Musicultura con il brano Ninù (Mancusi-Capone-Caselli) e aggiudicandosi i premi “A certain regard” per la migliore esibizione e il Premio del Pubblico.